“Steve Jobs” è un film bruttissimo. Tanto per chiarire.
Deludenti gli attori: sempre sopra le righe, sempre in affanno a tener dietro alla velocità logorroica delle battute.
Partiamo da Michael Fassbender (300, Bastardi senza gloria), il punto fondamentale è che non è Steve Jobs, non gli somiglia neanche un po’: resta sempre così dannatamente “biondo con gli occhi azzurri”, non riesce nemmeno di imitarne le movenze. Pretendere che tutto sia ciò superabile, che questo non interrompa drammaticamente il realismo e il coinvolgimento dello spettatore quando questi è chi ha seguito l’avventura umana del fondatore della Apple, la sua carriera, la sua immagine pubblica, persino arrivando a vederlo di persona è forse davvero troppo. Inoltre il pur bravo attore qui (complice anche il regista) è sempre fuori parte, sempre incerto, sempre a strabuzzare gli occhi.
Tanto valeva mangiar pesci vivi come Di Caprio in “Revenant” per fare “la cosa da attore che punta all’Oscar”. Continua a leggere